Sindromi dolorose spinali

Sindromi dolorose spinali


Le sindromi dolorose spinali rappresentano una vasta gamma di patologie della colonna vertebrale che colpiscono diffusamente la popolazione con un’incidenza crescente.
Sono responsabili della prima causa di assenza sul posto di lavoro nel mondo industrializzato.
Le sindromi dolorose della colonna vertebrale hanno potenzialmente un impatto drammatico sulla qualità di vita dei pazienti, responsabili spesso di una limitazione funzionale significativa.
Vista l’eterogeneità di queste patologie è fondamentale vi sia un adeguato inquadramento diagnostico anche per escludere patologie, anche gravi, di altra natura. In questo paragrafo cerco di sintetizzare le diverse entità nosologiche, dando una rapida spiegazione di ognuna di esse.
È, tuttavia, fondamentale recarsi dallo specialista neurochirurgo per una corretta diagnosi e un adeguato approccio terapeutico, che varia da patologia a patologia.

Spesso le sindromi dolorose spinali sono conseguenza del fallimento di precedenti chirurgie vertebrali. Questa condizione è detta Failed Back Surgery Syndrome (FBSS). E’ una patologia relativamente comune nel mondo moderno. I pazienti affetti da questa sindrome dolorosa, spesso invalidante, è opportuno si rechino in un centro di chirurgia vertebrale di eccellenza come il San Raffaele di Milano per un adeguato inquadramento clinico e pianificazione terapeutica, che coinvolge sia la chirurgia vertebrale di revisione che la terapia del dolore. Da anni il Dr. Gagliardi si occupa di queste discipline e ha all’attivo numerose procedure in questo settore.

Sindrome delle faccette articolari

La sindrome delle faccette articolari è la conseguenza di una infiammazione dei processi articolari posteriori delle vertebre prevalentemente lombari. Esse infatti hanno un grado di mobilità superiore al tratto toracico della colonna vertebrale.

Tipico è il dolore assiale, livello del rachide lombare, peggiorato dal riposo prolungato (tipicamente la mattina) o dalla ipersollecitazione (la sera). Movimenti di torsione ed estensione peggiorano il dolore, così come la stazione eretta prolungata o le lunghe camminate. Migliorano il dolore i movimenti di flessione anteriore del busto e l’assunzione della posizione raggomitolata o fetale.

E’ fondamentale poter fare una diagnostica adeguata mediante una RM e una RX del rachide lombare possibilmente in carico e con manovre dinamiche per escludere instabilità vertebrale e patologie di altra natura.

Una volta accertata la causa del dolore, le terapie variano dall’assunzione di farmaci anti-infiammatori, miorilassanti, fisioterapia e nei casi più gravi infiltrazioni di farmaci a livello della faccette articolari coinvolte. Il Dottor Gagliardi effettua infiltrazioni eco-guidate dello spazio articolare e peridurali. Nei casi più gravi, quando il dolore dovesse essere refrattario a tutte queste terapie è necessario ricorrere alla chirurgia.

La sindrome delle faccette articolari può coinvolgere anche il rachide cervicale. Tipici sintomi sono la cervicalgia, dolore al collo, con le stesse caratteristiche del dolore lombare appena descritto. La diagnostica prevede l’esecuzione di di una RM e una RX del rachide cervicale possibilmente in carico e con manovre dinamiche

Dolore discogenico

Il dolore discogenico è anch’esso un dolore assiale che origina dal disco interevertebrale. Vari gradi di patologie del disco (discopatia) inducono il malfunzionamento di questo delicato organo che ammortizza le sollecitazioni meccaniche sulla colonna vertebrale. Il disco è provvisto di recettori per il dolore, pertanto quando si ammala, può essere causa di dolori importanti.

Il dolore tipicamente è un dolore meccanico, peggiorato dai movimenti di torsione e flesso-estensione della colonna cosi come dalle manovre di Valsalva (sollevamento di essi a glottide chiusa, tossire). La posizione seduta protratta, così come il movimenti di flessione, peggiorano notevolmente la sintomatologia.

Il movimento e il “riscaldamento” articolare migliorano la sintomatologia. Il dolore discogenico può associarsi alla sofferenza del nervo adiacente (radicolopatia) come avviene nelle ernie del disco.

E’ fondamentale poter fare una diagnostica adeguata mediante una RM e una RX del rachide lombare possibilmente in carico e con manovre dinamiche per escludere instabilità vertebrale e patologie di altra natura.

Anche in questo caso, le terapie variano dall’assunzione di farmaci anti-infiammatori, miorilassanti, fisioterapia, TENS, ginnastica posturale e nei casi più gravi infiltrazioni di farmaci a livello dei punti grilletto (trigger). Il Dottor Gagliardi effettua infiltrazioni eco-guidate in questo ambito. Nei casi più gravi, quando il dolore dovesse essere refrattario a tutte queste terapie è necessario ricorrere alla chirurgia.

Il dolore discogeno può coinvolgere anche il rachide cervicale. Tipici sintomi sono la cervicalgia, dolore al collo, con le stesse caratteristiche del dolore lombare appena descritto. Può associarsi a radicolopatia (cervico-brachialgia), come per le ernie cervicali. La diagnostica prevede l’esecuzione di di una RM e una RX del rachide cervicale possibilmente in carico e con manovre dinamiche

Sindrome del muscolo piriforme

La sindrome del piriforme è una sindrome dolorosa molto diffusa causata dalla compressione del nervo sciatico da parte del muscolo piriforme, un muscolo stabilizzatore del bacino. Questa condizione genera un dolore simil-sciatico (spesso irradiato al gluteo e alla faccia posteriore della coscia fino al ginocchio) (sciatica tronca). Può associarsi una debolezza nei movimenti di intra-rotazione e abduzione dell’anca.

La posizione seduta protratta esacerba il dolore, così come anche il salire le scale. Extra-ruotare la coscia, detenendo il muscolo evoca un miglioramento della sintomatologia.

E’ fondamentale poter fare una diagnostica adeguata mediante una RM per escludere patologie di altra natura.

Anche in questo caso, le terapie variano dall’assunzione di farmaci anti-infiammatori, miorilassanti, fisioterapia, TENS, ginnastica posturale e nei casi più gravi infiltrazioni di farmaci a livello del muscolo. Il Dottor Gagliardi effettua infiltrazioni eco-guidate del muscolo piriforme.

Dolore lombare cronico artrosico e da instabilità

Anche detto Low Back Pain è un dolore assiale che peggiora con i movimenti di flessione ed estensione (stazione eretta prolungata, camminare, salire le scale, sdraiarsi a pancia in sù, allungarsi verso l’alto, etc.). I  movimenti contro gravità evocano un dolore meccanico (e.g. alzarsi sollevare oggetti, alzarsi dalla posizione sdraiata/seduta). Date queste premesse il dolore lombare cronico è classificato in due sotto classi.

Dolore lombare cronico antigravitario. Forma più frequente. E’ il dolore che peggiora caratteristicamente durante i movimenti antigravitari. E’ un tipico dolore meccanico, ovvero presente durante il movimento attivo della colonna.

Dolore lombare cronico da carico/compressione. E’ il dolore che peggiora caratteristicamente con la posizione seduta e con la flessione anteriore.

E’ fondamentale poter fare una diagnostica adeguata mediante una RM e una RX del rachide lombare possibilmente in carico e con manovre dinamiche per escludere instabilità vertebrale e patologie di altra natura.

Anche in questo caso, le terapie variano dall’assunzione di farmaci anti-infiammatori, miorilassanti, fisioterapia, TENS, ginnastica posturale e nei casi più gravi infiltrazioni di farmaci. Il Dottor Gagliardi effettua infiltrazioni eco-guidate in questo ambito.

Il dolore assiale può coinvolgere anche il rachide cervicale e toracico o dorsale. Anche in questi casi è fondamentale la diagnostica mediante RM del tratto di colonna interessata sede ventralmente completamento RX. 

Coccigodinia

Anche detta dolore al coccige. Il coccige è l’ultimo tratto della colonna vertebrale. Spesso può essere oggetto di sindromi dolorose importanti, e problemi funzionali a livello del pavimento pelvico, con dolori durante le manovre di evacuazione. La coccigodinia è spesso l’esito di un trauma diretto. Fratture del coccige posso generare coccigodinie refrattarie alle comuni terapie non invasive. Ne consegue  l’approccio chirurgico di asportazione del coccige, detta coccigectomia.

Approcci non invasivi al problema variano dall’assunzione di farmaci anti-infiammatori, miorilassanti, fisioterapia, infiltrazioni del coccige. Il Dottor Gagliardi effettua infiltrazioni eco-guidate.